Come si guida una F1 a effetto suolo. A scuola guida con Charles Leclerc - 2022 - Formula1.it

2022-12-07 16:35:02 By : Ms. Catherine Fang

Intervistato da Michael Schmidt  e Andreas Haupt per l'autorevole testata Auto Motor und Sport, Charles Leclerc ha risposto a una nutrita serie di domande affrontando diversi temi. Dalle battaglie con Verstappen agli sviluppi del motore Superfast, dal suo percorso in Ferrari fino al rapporto con gli avversari, Charles non si è risparmiato. 

All'interno dell'intervista-fiume il monegasco ha spiegato anche come pilotare efficacemente le attuali vetture di Formula 1 a effetto suolo. Riportiamo di seguito un estratto delle sue parole. 

Queste macchine sono molto diverse da quelle di vecchia concezione?

CL: "La prima cosa che si nota è il peso, decisamente elevato. La macchina sembra più lenta, e se perdi il posteriore è più difficile tenerla in pista. Quando le F1 erano più leggere era più semplice prevedere il loro comportamento, adesso è più difficile prendere fiducia."

Il ferrarista torna di nuovo a sottolineare come il peso elevato delle vetture 2022 abbia influito sul loro comportamento dinamico, soprattutto in fase di decelerazione: "Anche la frenata è diversa, si tende a bloccare l'anteriore più facilmente"

Michael Schmidt  e Andreas Haupt proseguono la loro intervista a Leclerc riprendendo il tema freni. 

Cercare di anticipare la frenata quindi è meglio?

CL: "A volte si, ma non sempre è semplice chiedere una cosa del genere a un pilota di Formula 1. Tendiamo a spingere sempre di più, per noi è facile farlo. Con queste macchine invece è necessario usare moderazione."

Gli inviati di Auto Motor und Sport proseguono con un tema che a Charles sta molto a cuore, e che è parte integrante del suo stile di guida: il sovrasterzo. Il ferrarista ama un assetto puntato sull'anteriore, e predilige un'auto pronta e reattiva nell'inserimento in curva piuttosto che piantata sul posteriore.

Queste macchine tendono a sovrasterzare. Sappiamo che ti piace: è vero che odiate il sottosterzo?

CL: "personalmente lo odio, davvero. Durante l'inverno abbiamo svolto un ottimo lavoro e abbiamo trovato il giusto equilibrio della vettura rendendola leggermente sovrasterzante. Questo mi piace. Nel corso dell'anno abbiamo progressivamente migliorato anche l'avantreno."

Come si gestiscono le gomme posteriori di una macchina sovrasterzante?

CL: "Per come la vedo io con una macchina che tende al sovrasterzo si ha più controllo. Giri il volante e l'auto fa esattamente quello che le stai dicendo di fare. Con una vettura sottosterzante al contrario mi sentirei come un passeggero, non c'è molto che tu possa fare. Preferisco avere sempre il controllo, anche se questo delle volte può voler dire trovarsi con una macchina più difficile da guidare. A volte gli pneumatici posteriori si usurano più rapidamente, ma per me questo è il modo per essere veloce in pista."

Quanto tempo ci vuole per capire quale stile di guida è più redditizio per un'auto?

CL: "Per la F1-75 sono stati sufficienti i test pre campionato. Mi sono trovato subito bene con la macchina, sapevo cosa fare. Nel corso della stagione normalmente si acquisisce esperienza e si impara tutto ciò che non è possibile apprendere nel corso dei test invernali. Ma già prima del campionato avevo già un buon quadro d'insieme della vettura."

Leclerc ha instaurato sin da subito un ottimo feeling con la sua F1-75, e le prime gare della stagione ne sono la conferma lampante. Una macchina che ben si adatta al suo stile di guida, e che nelle prime battute di campionato ha saputo tenere dietro una Red Bull apparentemente più nervosa e difficile da mettere a punto. 

A inizio anno inoltre la Ferrari sembrava sfruttare meglio gli pneumatici rispetto agli avversari austriaci, che hanno recuperato il gap iniziale grazie a una cura dimagrante e a una serie di sviluppi tali da rendere la RB18 efficace in tutte le condizioni.

La vettura di Newey nel corso dell'anno si è dimostrata più gentile con le coperture, riuscendo a massimizzare in termini di passo gara, ossia laddove la Ferrari ha accusato il deficit principale. 

Da un certo punto della stagione le F1-75 hanno iniziato a girare più scariche d'ala, a causa di scelte più conservative sul motore, che hanno portato gli uomini di Maranello a mappature meno spinte in cerca di maggior affidabilità. Una scelta che giocoforza ha fatto sì che agli pneumatici venisse richiesto di sopperire alla mancanza di carico aerodinamico.

Questo ha portato le Ferrari a consumare gli pneumatici più rapidamente, ma non solo: le Rosse hanno faticato più del previsto nel trovare la corretta finestra di temperature entro le quali le Pirelli garantiscono il rendimento ottimale. Michael Schmidt  e Andreas Haupt sono tornati sul tema per l'ultima domanda a Charles Leclerc.

Quanto è difficile interpretare questi pneumatici? 

CL: "È davvero molto complicato. Nelle qualifiche la finestra di funzionamento è decisamente stretta. Se ti trovi appena sopra o appena sotto noti una grande differenza. Anche in gara le cose non sono molto più semplici. Basta vedere la mia gara di Singapore: ero dietro a un'altra macchina, ho spinto forte per cinque o sei giri e poi ho perso il passo. Gestire al meglio le gomme in gara è fondamentale."

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Articolo originale su auto-motor-und-sport.de

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