«Mommy makeover», ecco i segreti per restare in forma dopo il parto - La Gazzetta del Mezzogiorno

2022-12-07 16:33:34 By : Mr. Xinquan Chen

BARI - Si chiama «Mommy makeover» ed è una pratica di ristrutturazione fisica e mentale dopo la gravidanza. Più diffusa negli Usa e in Europa, si sta facendo strada in Italia e consiste nel cancellare i segni lasciati dalla gravidanza.

«È un modo rapido per eliminare i difetti estetici indesiderati e include procedimenti come liposuzione, addominoplastica, aumento, riduzione o sollevamento del seno. Consiste principalmente nell’eseguire procedimenti distinti in un unico intervento, spesso in anestesia locale e con un periodo di ospedalizzazione inferiore alle 48 ore, che significa anche tempi più ridotti per la convalescenza postoperatoria e meno costi di sala operatoria». Il medico barese Fabrizio Barattolo, specializzato in Chirurgia plastica, estetica e ricostruttiva, autore di diverse pubblicazioni sulla chirurgia plastica ed estetica, spiega che «questo trattamento viene eseguito perché offre una soluzione efficace e rapida ai problemi estetici generati dalla gravidanza, ma comporta i rischi propri di un intervento chirurgico».

Cos’è il Mommy Makeover?

«È un termine usato per comprendere una varietà di procedure chirurgiche che aiutano le mamme a recuperare il loro corpo pre-bambino. Può essere personalizzato per soddisfare le esigenze di ciascuna donna: dai problemi vaginali ai cambiamenti nella distribuzione del grasso nelle aree dell’anca e dei glutei, dalla chirurgia del seno all’addominoplastica. Dieta ed esercizio fisico sono sicuramente molto importanti, ma purtroppo non tutto ciò che cambia dopo la gravidanza può essere riparato in palestra o con una dieta».

C’è una componente psicologica e non solo fisica, legata agli interventi?

«Capisco molto bene l’importanza che ha per una mamma l’essere in forma, sentirsi bella, ancora sensuale e sicura di sé. Tornare ad occuparsi del proprio corpo e della propria bellezza dopo una gravidanza, permette alle neo mamme di beneficiarne a livello estetico, ma soprattutto psicologico. Questo è quanto realmente ed emotivamente mi muove quando mi devo occupare di una giovane mamma. Il mio obiettivo in questo tipo di procedimento è di ridurre i tempi di convalescenza e il dolore postoperatorio, combinando più procedure chirurgiche allo stesso tempo».

«Si può eseguire a partire dai sei mei dopo il parto, a seconda del peso assunto in gravidanza e della qualità della pelle».

«Gli interventi chirurgici agiscono su tre distretti principali, seno, addome e area genitale, e altri secondari come gambe e glutei. Spesso vengono eseguiti interventi combinati, ovvero si associa un intervento ad un altro, in modo da avere un’unica anestesia, un recupero post-operatorio unico e con tempi di recupero più rapidi, per accelerare il ritorno alla vita relazionale e lavorativa».

Quali sono i tre interventi principali?

«Mammoplastica, che consiste nel sollevare il seno dopo gravidanza e allattamento, con l’obiettivo di recuperarne la forma abituale oppure di aumentarne le dimensioni, per riempire il volume della pelle sovrastante. Addominoplastica per far sì che l’addome della paziente recuperi la tonicità abituale, eliminando le tasche di grasso e la pelle sovrastante, e tendendo i muscoli attraverso una piccola incisione nell’osso pubico. Liposuzione e liposcultura: il grasso sovrastante viene eliminato con la liposuzione e con la liposcultura si recupera la silhouette iniziale.

Il seno subisce cambiamenti significativi con la gravidanza e anche maggiori con l’allattamento.

«Sì, gli ormoni spesso ne causano l’ingrandimento e allentano i legamenti che lo mantengono alto e ben saldo sulla parete toracica. Con l’allattamento al seno, si esacerbano i cambiamenti creati durante la gravidanza. Sollevamento del seno, riduzione, aumento o una combinazione di questi interventi, possono aiutare a restituire alle donne il seno tonico che avevano prima della gravidanza».

Dopo la gravidanza molte donne presentano smagliature, pelle flaccida e grasso in eccesso.

«Alcune donne soffrono anche di diastasi addominale, ossia allargamento ed eccessiva separazione della muscolatura retto-addominale centrale, che può influire sulla forza dell’addome e mostrare una pancia dall’aspetto “rilassato”. A peggiorare le cose, chi ha subito il taglio cesareo ha spesso cicatrici scarsamente curate che legano la parte inferiore della pelle dell’addome, creando ancora più un aspetto da “snoopy”. Sfortunatamente, gli esercizi di solito non funzionano per riparare la diastasi dei muscoli retti e molte donne affermano che, indipendentemente dalla dieta e dall’esercizio fisico, non possono perdere questo eccesso di pelle e di grasso dell’addome inferiore. L’addominoplastica è una procedura che rimuove questo eccesso e ripara i muscoli che sono stati separati durante la gravidanza».

Dopo il parto, alcune donne sperimentano cambiamenti anche nella zona dell’anca e dei glutei.

«Allenarsi regolarmente e seguire una dieta può essere estremamente difficile dopo il parto. Il tempo e l’energia sono perlopiù più spesi per i figli e difficilmente la neomamma ha tempo per se stessa. Procedure di liposuzione in varie parti del corpo permettono di aspirare ed eliminare l’adipe in eccesso in distretti corporei specifici, mentre un lifting o una gluteoplastica potrebbero essere in grado di risolvere gli antiestetici cedimenti di volume».

Come ci si prepara all’intervento?

« Dopo una visita medica, il chirurgo mostrerà alla paziente le zone del corpo che possono essere modificate con un Mommy Makeover. Il chirurgo e la sua équipe dovranno necessariamente conoscere tutte le patologie di cui la paziente può essere affetta, così come le possibili allergie ai farmaci, gli interventi eseguiti in precedenza, le abitudini alimentari. Pertanto occorrerà eseguire un esame pre-operatorio, che valuti la chimica sanguigna o lo stato cardiovascolare, tra gli altri fattori».

«Il post-operatorio varierà in funzione della combinazione dei procedimenti eseguiti durante l’operazione. Di norma, la paziente deve rimanere ricoverata per almeno 24 ore e devono esserle somministrati analgesici durante le prime 72 ore. Dovrà utilizzare una fascia contenitiva per le prime quattro settimane e realizzare massaggi post-operatori. Tornerà a casa con una serie di lividi, che renderanno i primi giorni difficili ma gradualmente si sentirà sempre meglio».

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